Tutti i figli saranno uguali

“Tutti i figli saranno uguali”. Sono le parole usate dal Ministro della famiglia Rosy Bindi in conferenza stampa dopo l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri del 16 marzo scorso, del disegno di legge delega in materia di filiazione, che riassumono le finalità e la portata del provvedimento.
Essere nati fuori o dentro il matrimonio poco importerà, tutti i figli dal punto di vista di giuridico saranno uguali. In pratica viene eliminato dal nostro ordinamento ogni traccia di difformità di trattamento tra i figli nati nel matrimonio e quelli nati fuori dal matrimonio, che ancora invece distingue in figli legittimi e figli naturali.
Ci sarà quindi un unico stato di figlio basato sulla verità biologica e sulla responsabilità nei confronti del minore.

Fino ad ora il nostro ordinamento riconosceva solo il rapporto di filiazione tra figlio naturale e genitore che lo ha riconosciuto. Con le modifiche della delega viene riformato l’istituto della parentela, considerando esistente il legame di parentela tra figlio riconosciuto nato al di fuori dal matrimonio ed i parenti del genitore. Ecco allora che anche il figlio riconosciuto acquisirà nonni, zii, fratelli, cugini con le ricadute positive in termini affettivi e patrimoniali. Infatti i minori nati fuori dal matrimonio potranno entrare a pieno diritto nell’asse ereditario o essere affidati ai nonni in caso di morte dei genitori. Viene anche eliminata ogni discriminazione nei riguardi dei figli incestuosi, la cui posizione giuridica, in caso di matrimonio putativo, non si fa più dipendere dalla buona o mala fede dei genitori. Diversamente invece viene disciplinata la fattispecie del riconoscimento del figlio incestuoso consapevolmente messo al mondo, prevedendo il controllo del giudice sia per la protezione del figlio sia per la riprovazione sociale della condotta.
Il provvedimento, essendo un disegno di legge, deve ora andare alle Camere per l’approvazione. (21 marzo 2007)

Ddl delega Modifiche alla disciplina in materia di filiazione Cdm 16.3.2007 Art. 1 (Diritti e doveri dei figli)
1. La intitolazione del titolo nono del libro primo del codice civile è sostituita dalla seguente: “Dei diritti e doveri dei figli e delle relazioni tra genitori e figli”.
2. L’articolo 315 del codice civile è sostituito dal seguente:”315. Diritti e doveri dei figli.Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni.
Il figlio ha altresì diritto di crescere in famiglia, di mantenere rapporti significativi con i parenti e, se capace di discernimento, di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano.Il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire in relazione alle proprie sostanze e al proprio reddito al mantenimento della famiglia finché convive con essa.
3. Dopo l’articolo 315 del codice civile è inserito il seguente:”315 bis.
Stato giuridico della filiazione.Tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico.Le disposizioni in tema di filiazione si applicano a tutti i figli senza distinzioni, salvo che si tratti di disposizioni specificamente riferite ai figli nati nel matrimonio o fuori del matrimonio”.