Parlare della morte ai Bambini
Non dicendo niente ai bambini, questi restano nell’incertezza e non capirebbero perche’ tutti, improvvisamente, sono diventati tristi. Parlare della morte e’ giusto perche’, da un lato, tiene vivi gli affetti ed i sentimenti, dall’altro consente al bambino di uscire dal buio della mente che fa piu’ paura del buio fisico.
Ebbene, non diciamo: ” la nonna e’ partita per un lungo viaggio”. Potremmo far scattare nel bambino un forte senso di abbandono e potrebbe pensare che la nonna e’ andata via perche’ lui e’ stato cattivo.
Non diciamo: “Sta dormendo un lungo sonno”. Al piccolo potrebbe venire la paura del sonno.
Non diciamo neppure: “E’ andata con Gesu'”. Potrebbero scatenarsi sentimenti di rancore verso Gesu’ che gli ha rubato una persona cosi’ amata.
Diciamo invece con chiarezza: “La nonna e’ morta per questo o quel motivo: per malattia, vecchiaia, per incidente”.
Comunque parliamo al bambino con speranza. Possiamo dire che la nonna e’ morta ma continua a volergli bene dal Cielo e che quindi e’ buona cosa continuare a ricordarla e pregare per lei. Raccontiamo al bambino quello che faceva e diceva la nonna, mettiamo nella sua cameretta il ritratto sorridente della nonna perche’ e’ molto importante non lasciare sbiadire nel bambino il ricordo del defunto che ha amato e conosciuto.
Tutto questo significa attrezzare il bambino ad affrontare le ore tristi e le ore serene della vita.